Unione europea

Il saggio tratta del maggior intervento degli Stati nell’economia in una fase storica di deglobalizzazione e di mutamento degli equilibri geopolitici. Nella nuova situazione stanno emergendo tensioni anche nei rapporti tra Unione europea e Stati Uniti in conseguenza dell’approvazione nel 2022 dell’Inflation Reduction Act che favorisce gli investimenti produttivi localizzati in quel paese, alterando la concorrenza. Il saggio si sofferma altresì sulla disciplina italiana del golden power che introduce un controllo pubblico che incide in modo rilevante sulla libertà di impresa. Il saggio si conclude con l’auspicio che il maggior intervento dello Stato non vanifichi le conquiste dello Stato regolatore affermatosi dagli anni Ottanta del secolo scorso nei principali paesi occidentali.

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Il saggio sviluppa alcune brevi riflessioni critiche sul dialogo tra corti nazionali e corti sovranazionali, con particolare riferimento alla Corte di Giustizia Europea ed alla Corte Europea dei diritti dell’Uomo, alla luce di alcune recenti riforme processuali.

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Con la sentenza n. 11664/2022 in commento, il Consiglio di Stato ha ritenuto illegittimo il diniego del Comune di Gaeta rispetto ad una istanza di una nuova concessione demaniale. Seppure in considerazione dell’efficacia del quadro giuridico europeo che impone la «procedura selettiva» basata su imparzialità e trasparenza, i giudici hanno evidenziato come sia sufficiente che la concessione sia affidata nel rispetto dei principi generali propri di un «confronto comparativo», già garantito dall’art. 37 del codice della navigazione. La procedura di gara sarebbe, invece, utilizzabile dal 2024, stante il termine indicato dall’Adunanza Plenaria al legislatore nelle sentenze nn.17 e 18 del 2021 per la riforma strutturale del settore balneare.

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I Paesi all'interno dell'UE e in tutto il mondo stanno cominciando a regolare l'uso dell’automazione nei processi decisionali pubblici. Il quadro giuridico è molto differenziato e il suo sviluppo è in una fase iniziale. Questo contributo definisce un possibile quadro di ricerca comparativa; in altre parole gli elementi per confrontare le diverse soluzioni sviluppate dai diversi sistemi giuridici di fronte alle sfide poste dall’automazione dei processi decisionali pubblici.

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SOLVIT è un servizio on-line gratuito che opera in tutti i paesi dell'UE (e in Islanda, Liechtenstein e Norvegia), che ha ufficialmente iniziato la sua attività nel luglio 2002. Nasce come rete di centri SOLVIT nazionali, collegati tramite una rete multilingue basata su Internet, con il compito di far collaborare i centri nazionali per raggiungere l’obiettivo di aiutare le imprese e i cittadini a superare le questioni transfrontaliere. Nel corso del tempo, e non senza possibili criticità in termini sia pratici che giuridici, si è evoluto in uno strumento di supporto del mercato unico multi-sfaccettato e che serve anche allo scopo di identificare e cercare di superare i casi di non corretta applicazione delle norme UE da parte delle autorità nazionali e locali.

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Una pubblica amministrazione digitale è fondamentale per fornire ai cittadini (soprattutto in tempi di crisi) un accesso efficace ai servizi amministrativi. I leader politici in Germania hanno concordato questo principio durante la pandemia globale COVID-19. Tuttavia, l'attuazione della legge sull'accesso online - la principale legge tedesca sulla digitalizzazione amministrativa - e del regolamento sullo sportello digitale unico per l’accesso (UE) 2018/1724 ha sollevato notevoli problemi (giuridici). Questo contributo non solo esamina l'attuale stato di attuazione dei due atti legislativi, ma identifica in particolare tre sfide per la trasformazione digitale della pubblica amministrazione in Germania: federalismo, frammentazione giuridica e modernizzazione dei registri.

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I dati sanitari sono dati sensibili. Devono pertanto essere protetti da accessi non autorizzati. Tuttavia, lo scambio di informazioni sui singoli pazienti è fondamentale, non solo per coordinare le cure tra le diverse professioni mediche, ma anche ai fini dei regimi legali di assicurazione sanitaria. La digitalizzazione dei dati sanitari faciliterà tutti questi processi. Per promuovere la mobilità dei pazienti nell’Unione Europea, la Commissione europea ha proposto l'istituzione di uno spazio europeo dei dati sanitari. Il suo scopo è di stimolare lo sviluppo tecnologico negli Stati membri, poiché finora le opportunità della digitalizzazione sono state utilizzate in misura diversa in tutta l'Unione. Pertanto, non è garantito che i pazienti di tutti gli Stati membri abbiano accesso ai propri dati sanitari e quindi possano ricevere cure o prescrizioni nell'ambito del mercato unico. Al contempo, le esperienze comuni durante la pandemia della SARS-CoV2 hanno evidenziato come sia vitale potere utilizzare i dati dei pazienti come strumento di monitoraggio delle minacce sanitarie, migliorando così il coordinamento delle misure di preparazione e di risposta in tempi di crisi sanitaria.

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Lo sport va ben oltre la sua dimensione economica. Fa parte dell'identità e della cultura dell'Europa e persegue importanti obiettivi sociali, educativi e di coesione. Tuttavia, per quanto riguarda gli sport professionistici e il calcio in particolare, la dimensione economica ha normalmente avuto la precedenza. Il fatto che il diritto UE introduca limiti alle norme emanate dagli organi di governo sportivi non è una questione nuova . Tuttavia, i recenti avvenimenti, legati in particolare ad una rinnovata spinta da parte di alcune delle squadre di calcio più grandi e più ricche ad istituire "leghe separatiste", hanno portato nuovamente alla ribalta il rapporto tra diritto comunitario e sport.

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L’articolo analizza l’evoluzione recente degli interventi dell’UE che costituiscono a un tempo delle sfide e delle opportunità: futuro dell’Europa, Stato di diritto, economia, digitalizzazione. L’analisi è condotta alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina che hanno influenzato quegli interventi: infatti, le conseguenze della guerra si aggiungono alle sollecitazioni della Conferenza per quanto riguarda il futuro dell’Europa, si aggiungono alle azioni anti-Covid per quanto riguarda la crescita dell’economia, e rendono più urgente il processo di sovranità digitale dell’Unione. In chiusura l’articolo propone alcune riflessioni derivanti dall’analisi, in particolare si chiede se nel nuovo contesto l’UE stia emergendo come soggetto politico, se ha le ambizioni adeguate al suo sviluppo, se riesce a governare i cambiamenti sociali profondi imposti dalla digitalizzazione e, infine, se continua a costituire un baluardo a difesa della democrazia.

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Il presente contributo mostra come l’introduzione di strumenti elettronici e banche dati a disposizione delle stazioni appaltanti, qual è Brescia Infrastrutture S.r.l., come il portale e-procurement “Tutto Gare”, abbia portato ad una sostanziale semplificazione delle procedure di affidamento, consentendo l’aggiudicazione di gare anche nel periodo di lockdown causato dalla pandemia da COVID-19. Il percorso che porta alla digitalizzazione degli appalti pubblici non può tuttavia ancora dirsi concluso. L’auspicio è che presto tutte le informazioni riguardanti gli operatori economici e le procedure di gara possano essere reperite su database uniformi e centralizzati (come il c.d. Fascicolo dell’Operatore Economico ex art. 81, c. 4, d.lgs. n. 50/2016), a beneficio tanto delle stazioni appaltanti nella scelta dell’aggiudicatario, quanto degli stessi operatori economici.

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