Rassegne e commenti

L’accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito, pubblicato il 26 dicembre, mantiene l’accesso al mercato dell’UE da parte del Regno Unito e viceversa, ma in misura molto minore rispetto a quanto garantito dal diritto dell’Unione europea. L’approccio del governo Johnson ai negoziati ha portato ad un trattato che manca delle principali garanzie di certezza del diritto offerte dal diritto dell’Unione con i concetti di applicazione uniforme, effetto diretto, primato e interpretazione conforme. La Brexit sta creando molti più perdenti che vincitori.

Continua a leggere

L'accordo di recesso, che regola lo status dei cittadini stabilitisi prima del 1° febbraio 2020, garantisce il mantenimento ad vitam dei diritti di libera circolazione e di soggiorno dei cittadini dell'UE nel Regno Unito e viceversa per i cittadini britannici stabilitisi nell'UE. Se ci saranno uno o più altri accordi vincolanti sul libero scambio e altre questioni tra il Regno Unito e l'UE che entreranno in vigore il 1° gennaio 2021 per evitare un "hard Brexit" molto dannoso dipende da variabili che sfuggono alla razionalità e sono quindi imprevedibili.

Continua a leggere

Mentre il mantenimento dei diritti acquisiti dai cittadini UE residenti nel Regno Unito (e viceversa) prima del recesso è garantito dall’Accordo sul recesso firmato a gennaio, ed entrato in vigore il 1° febbraio 2020, il futuro delle relazioni tra UE e Regno Unito dipende del risultato dei negoziati in corso. Negoziati il cui esito rimane molto incerto, data la difficoltà di pervenire ad un accordo di libero scambio e sulla pesca; e data la recente iniziativa britannica di un disegno di legge presentato dal governo britannico stesso come un inadempimento parziale all’Accordo di recesso per quanto riguarda la circolazione delle merci tra Irlanda del Nord e UE. La tattica negoziale dell'attuale governo britannico - e in particolare del suo leader - è diventata però chiara: si tratta di mostrare i muscoli in vista del braccio di ferro che si terrà nelle prossime settimane. Sicché, in verità, un accordo commerciale equo e reciprocamente vantaggioso, e che al tempo stesso mantenga la pace sul fronte irlandese, duramente conquistata, è ancora possibile.

Continua a leggere

Dal punto di vista del diritto dell’Unione europea è la prima volta che il BVerfG mette in atto la sua minaccia di non attuare le decisioni della Corte di giustizia UE, già contenuta già in diverse sue precedenti sentenze e, in particolare, nella sua sentenza sul Trattato di Lisbona del 2009. L’argomentare dei giudici di Karlsruhe rivela, tuttavia, lacune e veri propri errori in diritto. Qui di seguito farò dunque riferimento, anzitutto, agli errori giuridici a mio parere più rilevanti (par. II). Dirò poi brevemente anche delle conseguenze delle violazioni del diritto UE da parte della Germania che la sentenza implica (par. III).

Continua a leggere

La direttiva 50/2009 ha istituito una rapida procedura di ammissione per i lavoratori altamente qualificati provenienti da paesi terzi, ma a più di dieci anni dalla sua adozione i risultati sperati non sono stati conseguiti e si è manifestata in maniera sempre più pressante la necessità di una riforma. La Germania è stata l’unico Stato europeo ad aver sfruttato le potenzialità dello strumento della Blue Card. Dall’analisi dei dati emerge che nel successo tedesco ha giocato un ruolo fondamentale il sistema universitario e la capacità del Paese di attirare studenti internazionali. La maggior parte dei titolari di Carta Blu è infatti entrata nel Paese con un visto per motivi di studio ed ha successivamente convertito il proprio titolo di soggiorno.

Continua a leggere

La Corte Costituzionale ribadisce l’obbligo per il Governo di attenersi ai limiti della legge delegata, dichiarando l’incostituzionalità non solo della norma sollevata dal Giudice rimettente ma anche di quelle strettamente conseguenziali a quella contestata. La sentenza approfondisce la natura del danno all’immagine della pubblica amministrazione come danno conseguenza e non relazione alla rilevanza del fatto per i mezzi di informazione così come costituita dalla norma rimessa al giudizio costituzionale.

Continua a leggere

Nel presente contributo sono svolte alcune riflessioni in merito all’idoneità dell’accesso civico generalizzato a garantire la trasparenza amministrativa nel contesto dell’emergenza sanitaria da Covid-19, commentando l’evoluzione delle vicende processuali relative alla richiesta di accesso ai dati del contagio avanzata da Codacons.

Continua a leggere
Smart Working

Il contributo analizza le recenti disposizioni in materia di lavoro agile adottate dal Governo per far fronte all’emergenza Covid-19, in relazione al preesistente quadro normativo, in conformità agli obiettivi di digitalizzazione della Pubblica Amministrazione.

Continua a leggere

Il contributo illustra la disciplina adottata in materia di test diagnostici per accertare e contenere il contagio da SARS-CoV-2, analizzandone le conseguenze applicative e prendendo in rassegna le decisioni assunte sul punto, in sede cautelare monocratica, dai Tribunali Amministrativi Regionali.

Continua a leggere
sospensione procedimenti mministrativi

Il contributo analizza la disciplina sulla sospensione dei termini procedimentali prevista dal decreto Cura Italia, ponendone in luce alcuni aspetti critici.

Continua a leggere