Accordo di commercio e cooperazione

L'accordo commerciale con il Regno Unito ha evitato lo scenario peggiore, ma è complesso e contingente. Stabilisce la libertà degli scambi di merci, senza evitare l'aumento della burocrazia doganale. Definisce una piattaforma per la parità, ma prevede misure compensative (ritorsioni?) in caso di deroga alle norme in vigore. Non c'è praticamente alcun accordo per i servizi, per cui i negoziati devono proseguire. Esiste una moratoria sulla pesca fino al 2026, con una graduale riduzione delle catture nella zona economica esclusiva (ZEE) britannica. Gli europei possono viaggiare senza visto per 90 giorni, ma non esiste un accordo generale sulla mobilità. In sostanza, il Regno Unito diventa un paese terzo per l'Unione europea e le norme sull'applicazione del trattato e sulla risoluzione dei conflitti, basate su misure arbitrali e compensative, possono sfociare in una procedura permanente di negoziazione e contenzioso

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La Brexit rappresenta un cambiamento rilevante nel quadro giuridico e politico delle relazioni UE-Regno Unito. Le attuali normative sulla sicurezza alimentare e idrica, nonché quelle riguardanti gli standards di valutazione di impatto sull’ambiente, potrebbero essere messe in pericolo. Questo contributo considera la Brexit non solo come una mera “rottura” negativa del sistema al fine di abbassare gli standards ambientali stabiliti. Infatti, si mette in evidenza che i potenziali rischi ambientali posti dalla Brexit potrebbero essere mitigati applicando il principio di non regressione, e contemporaneamente le istituzioni possono andare avanti adottando strumenti giuridici e azioni politiche più in linea con l’ecologia, tra l'altro creando una nuova governance ambientale e mantenendo un livello alto di cooperazione con l’UE.

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L’accordo commerciale e di cooperazione UE-Regno Unito, pubblicato il 26 dicembre, mantiene l’accesso al mercato dell’UE da parte del Regno Unito e viceversa, ma in misura molto minore rispetto a quanto garantito dal diritto dell’Unione europea. L’approccio del governo Johnson ai negoziati ha portato ad un trattato che manca delle principali garanzie di certezza del diritto offerte dal diritto dell’Unione con i concetti di applicazione uniforme, effetto diretto, primato e interpretazione conforme. La Brexit sta creando molti più perdenti che vincitori.

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