Diritto dell'ambiente

La Brexit rappresenta un cambiamento rilevante nel quadro giuridico e politico delle relazioni UE-Regno Unito. Le attuali normative sulla sicurezza alimentare e idrica, nonché quelle riguardanti gli standards di valutazione di impatto sull’ambiente, potrebbero essere messe in pericolo. Questo contributo considera la Brexit non solo come una mera “rottura” negativa del sistema al fine di abbassare gli standards ambientali stabiliti. Infatti, si mette in evidenza che i potenziali rischi ambientali posti dalla Brexit potrebbero essere mitigati applicando il principio di non regressione, e contemporaneamente le istituzioni possono andare avanti adottando strumenti giuridici e azioni politiche più in linea con l’ecologia, tra l'altro creando una nuova governance ambientale e mantenendo un livello alto di cooperazione con l’UE.

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La crisi pandemica globale ha scoperto i nervi più vulnerabili della nostra rete socio-economica, rendendo manifesta la necessità di inquadrare il rapporto tra la diffusione del coronavirus e la frattura ecosistemica. Ogni ecosistema ha un equilibrio che gli consente di fornire risorse e rinnovarsi fino a che non giunge a un punto di rottura (c.d. tipping point). Il coronavirus, assieme alla perdita progressiva di biodiversità e di risorse per reagire, rischia di costituire il nostro tipping point.

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