Covid-19

A un anno dalle elezioni europee del 2024, è utile cercare di comprendere quale sia l’eredità che lascia la IX legislatura, la quale a ben guardare appare davvero eccezionale. Durante la legislatura in corso si è determinato un mutamento dell’Unione europea che ha messo in luce le sue capacità di adottare decisioni forti, coraggiose e fortemente innovative. E anche la sua capacità d’imporsi come legislatore determinato. L’articolo esamina alcuni aspetti importanti in questo senso e indica nuovi percorsi di ricerca.

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L’articolo analizza, in chiave critica, la disciplina in materia di sanzioni amministrative introdotta, a partire dal D.L. n. 19/2020, con l’intento di sanzionare le condotte potenzialmente idonee a incrementare la diffusione del Covid-19.

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La digitalizzazione dello Stato e dell'amministrazione è un compito impegnativo per le generazioni. Molti sforzi di trasformazione mirano a uno Stato funzionante con le tecnologie digitali. Per l'esecuzione e l'esecuzione efficiente dei compiti pubblici con soluzioni digitali sono necessarie linee guida convincenti che offrano un prezioso quadro di orientamento con spazi e prospettive. Nonostante alcuni successi in Germania, la Confederazione, i Länder e i Comuni devono ancora affrontare sfide significative nell'attuazione della digitalizzazione. Ciò è diventato particolarmente evidente durante la pandemia da Corona-virus, quando le debolezze di una digitalizzazione insufficiente sono diventate evidenti in molti settori e hanno posto problemi significativi all'economia e alla società. Il contributo prende in considerazione le linee guida rilevanti per la Germania e mostra i successi, le debolezze e le aspettative. Per concretizzare uno spazio amministrativo digitale europeo, sono ancora necessari numerosi sforzi comuni e transdisciplinari da parte dei partner amministrativi, scientifici, economici e della società civile, non solo a livello regionale o nazionale, ma anche, sin dal principio, al livello europeo.

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L’articolo analizza l’evoluzione recente degli interventi dell’UE che costituiscono a un tempo delle sfide e delle opportunità: futuro dell’Europa, Stato di diritto, economia, digitalizzazione. L’analisi è condotta alla luce delle conseguenze della guerra in Ucraina che hanno influenzato quegli interventi: infatti, le conseguenze della guerra si aggiungono alle sollecitazioni della Conferenza per quanto riguarda il futuro dell’Europa, si aggiungono alle azioni anti-Covid per quanto riguarda la crescita dell’economia, e rendono più urgente il processo di sovranità digitale dell’Unione. In chiusura l’articolo propone alcune riflessioni derivanti dall’analisi, in particolare si chiede se nel nuovo contesto l’UE stia emergendo come soggetto politico, se ha le ambizioni adeguate al suo sviluppo, se riesce a governare i cambiamenti sociali profondi imposti dalla digitalizzazione e, infine, se continua a costituire un baluardo a difesa della democrazia.

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Nell’attuale situazione emergenziale il legislatore nazionale tenta di gestire l’invarianza dell’equilibrio contrattuale nei rapporti negoziali con la Pubblica Amministrazione attraverso la codificazione di regole analitiche di meccanica applicazione. Il caos normativo che si è venuto in questo modo a realizzare (in una continua – non sempre coerente – riformulazione delle regole) rende preferibile la gestione dell’emergenza attraverso concetti giuridici indeterminati (la buona fede, anzitutto), che meglio assolvono alla funzione omeostatica dell’ordinamento.

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Il presente contributo mostra come l’introduzione di strumenti elettronici e banche dati a disposizione delle stazioni appaltanti, qual è Brescia Infrastrutture S.r.l., come il portale e-procurement “Tutto Gare”, abbia portato ad una sostanziale semplificazione delle procedure di affidamento, consentendo l’aggiudicazione di gare anche nel periodo di lockdown causato dalla pandemia da COVID-19. Il percorso che porta alla digitalizzazione degli appalti pubblici non può tuttavia ancora dirsi concluso. L’auspicio è che presto tutte le informazioni riguardanti gli operatori economici e le procedure di gara possano essere reperite su database uniformi e centralizzati (come il c.d. Fascicolo dell’Operatore Economico ex art. 81, c. 4, d.lgs. n. 50/2016), a beneficio tanto delle stazioni appaltanti nella scelta dell’aggiudicatario, quanto degli stessi operatori economici.

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Il contributo evidenzia due diversi approcci nella risposta all’emergenza pandemica. L’A. si concentra sulla “Legge Pandemia” adottata dal Belgio per garantire un quadro legale organico all’interno del quale collocare le azioni amministrative di contrasto alla pandemia. Successivamente, invece, analizza la creazione di una nuova autorità amministrativa nell’ambito dell’Unione europea.

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Con una recente sentenza, il TAR Lazio ha annullato la circolare del Ministero della Salute contenente i principi in tema di gestione domiciliare dei pazienti positivi al virus SarsCov2, sostenendo che la natura vincolante lede la libertà del medico di individuare la terapia più adatta al paziente. Di opinione opposta il Consiglio di Stato che ha riformato la decisione del TAR, pronunciandosi anche sulla complessa tematica del rapporto tra standardizzazione delle cure e autonomia del medico. Il presente contributo, dopo una panoramica delle pronunce del Giudice amministrativo sul tema, si incentra su una breve analisi della sentenza di secondo grado.

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Il saggio individua alcuni profili problematici della decisione con cui il Consiglio di Giustizia amministrativa per la Regione siciliana ha disposto una istruttoria, subordinando alle relative risultanze la valutazione intorno alla sussistenza del requisito di non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale eccepita dall’appellante relativa all’obbligo di vaccinazione contro il Covid-19.

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Con il Regolamento (UE) 2021/953 è stato previsto il quadro di riferimento volto al rilascio di un certificato europeo digitale per facilitare gli spostamenti tra Stati membri, garantendo delle condizioni minime di sicurezza sanitaria data la corrente situazione pandemica. Il nuovo meccanismo, testimonia (tra le altre cose) un processo in atto da alcuni anni, in relazione al quale la cooperazione amministrativa, strumento di governance del mercato unico e volano dell’integrazione europea, non può che fondarsi sull’utilizzo delle nuove tecnologie, le quali da mezzi di semplificazione ed efficientamento, ne costituiscono ora elemento essenziale.

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