Gestione dei rifiuti

A livello globale, governi e parti private come le imprese, le ONG e gli individui lottano per gestire un numero crescente di dispositivi elettronici utilizzati. Ci sono effetti di avvelenamento sulla terra che spesso richiedono molti anni per emergere, ostacolando i diversi tentativi di raggiungere la neutralità nel degrado del suolo. La legislazione e l'applicazione della legge devono concentrarsi sull'eliminazione e la neutralizzazione dei composti pericolosi generati dai rifiuti elettronici, garantendo un adeguato stoccaggio e prevenendone il commercio illecito. Dopo aver esaminato il diritto internazionale pubblico pertinente e le organizzazioni interessate, viene valutato uno scenario mondiale e la tassonomia della pertinente Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il documento conclude che, sebbene le autorità pubbliche stiano lavorando duramente per ridurre l'inquinamento ambientale causato dai rifiuti elettronici, gli strumenti legislativi e gli approcci esistenti a livello internazionale, regionale e nazionale potrebbero essere attuati in modo più efficace. È necessario intraprendere azioni globali per garantire la protezione dell'ambiente e la sicurezza umana, affrontando nel contempo le ambiguità del diritto nazionale e internazionale.

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Il presente contributo si propone di delineare il profilo dell’istituto della bonifica ambientale in caso di fallimento o liquidazione giudiziale dell’imprenditore alla luce della normativa e giurisprudenza più recenti. Dopo aver ripercorso il dibattito giurisprudenziale sviluppatosi in materia, la sentenza del Consiglio di Stato, Ad. Plen., n. 3/2021 ha affermato che la presenza dei rifiuti in un sito industriale e la posizione di detentore degli stessi, che il curatore fallimentare acquisirebbe al momento della dichiarazione di fallimento o a seguito della liquidazione giudiziale, radicherebbero la “legitimatio ad causam” della stessa curatela. In tal senso, alla luce della Legge costituzionale 11 febbraio 2022, n.1, è stata conferita dignità costituzionale all’ambiente, innovando ulteriormente l’istituto qui in commento, soprattutto alla luce delle disposizioni dettate dalla Legge Fallimentare.

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