Funzione amministrativa

Il saggio affronta il problema della definizione della funzione amministrativa a partire dal dibattito dottrinale che si è svolto in Italia. Partendo dalla definizione di Zanobini della funzione amministrativa come attività dei pubblici poteri volti alla cura in concreto di un interesse pubblico e passando per le definizioni proposte in particolare da Benvenuti e da Giannini, il saggio esamina, in particolare, le definizioni proposte da Marongiu e Scoca. Dopo la ricostruzione del dibattito dottrinale, si giunge a proporre una definizione della funzione amministrativa il cui tratto caratteristico è individuato nel suo essere un’attività dei pubblici poteri che si risolve sempre nel rispetto dei vincoli posti dalle norme e di quelli scaturenti dal caso di realtà. Nonché in un’attività caratterizzata dal raccordarsi con il passato e il proiettarsi verso il futuro: dal momento che, quanto viene deciso in relazione al caso di realtà presente, costituirà un elemento che, insieme agli altri, concorrerà necessariamente a risolvere situazioni problematiche future.

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Il contributo fa il punto sulle principali trasformazioni in atto nella funzione amministrativa, tra teoria e prassi, identificando una essenziale linea di sviluppo della funzione amministrativa che si può così riassumere: dalla “assenza” di rapporto (una funzione che non entrava in relazione con i soggetti durante il suo svolgimento, ma lo faceva solo a valle, sul piano statico della produzione degli effetti della dinamica giuridica o della imputazione delle fattispecie) alla “essenza” di rapporto, in cui la funzione è conformata e caratterizzata dall’interno dal paradigma di relazionalità.

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