Jane Reichel

Professore Ordinario di Diritto Amministrativo nell'Università di Stoccolma.

Nella Strategia Europea per i dati, la Commissione formula le sue proposte su come l’UE possa creare uno «spazio unico europeo dei dati». Il progetto è quello di rendere l’Europa leader di una società “guidata dai dati”, creando un mercato unico per questi ultimi, che permetta loro di fluire liberamente all’interno dell’UE, e tra i vari settori: tutto ciò a vantaggio delle imprese, dei ricercatori e delle amministrazioni pubbliche. Un elemento centrale dello «spazio unico europeo dei dati» è la creazione di meccanismi di governance degli stessi, in modo tale che risultino chiari e affidabili. Concentrandosi sui dati pubblici, il contributo analizza le strutture amministrative create dalla Direttiva “Open Data”, dal “Data Governance Act (DGA)”, e del primo spazio settoriale dei dati proposto dalla Commissione, vale a dire lo “Spazio europeo dei dati sanitari (EHDS)”. L’interrogativo che costituisce il focus del contributo è se la struttura amministrativa sviluppata dall’UE negli ultimi decenni, in termini di “amministrazione composita europea”, sia in grado di raggiungere l’obiettivo di una governance dei dati chiara e affidabile.

Continua a leggere

La digitalizzazione dell'amministrazione svedese è stata per decenni al centro dell'attenzione del Governo e del legislatore, con l'esplicito obiettivo di essere il «migliore al mondo» nell'utilizzare le possibilità offerte dalla stessa. Le autorità pubbliche svedesi sono state le prime ad adottare ed utilizzare procedure decisionali automatizzate, sin dal 1970. Gli effetti su due ambiti centrali per il diritto costituzionale e amministrativo svedese sono qui affrontati: il diritto amministrativo generale, con particolare attenzione al processo decisionale amministrativo, e le regole di trasparenza ed accesso ai documenti. Le risposte normative nei due settori differiscono. Mentre le preoccupazioni relative agli effetti negativi della digitalizzazione sull'accesso ai documenti hanno spinto il legislatore svedese a includere le registrazioni digitali tra i documenti che rientrano nel diritto di accesso già negli anni '70, il diritto amministrativo generale è stato adattato in misura molto limitata. Nel corso degli anni il governo ha commissionato diverse indagini governative sulle sfide tecniche, sociali e legali della digitalizzazione dell'amministrazione, ma le principali conclusioni in merito all'idoneità del processo decisionale automatizzato sono state lasciate all'amministrazione e ai tribunali e se ne possono individuare due ragioni. In primo luogo, l'obiettivo da lungo tempo perseguito è che le norme procedurali amministrative siano neutrali dal punto di vista tecnologico, per non diventare obsolete in futuro. In secondo luogo, le autorità amministrative detengono una posizione forte e parzialmente indipendente nel contesto costituzionale svedese, unita a una tradizione di pragmatismo. Si fa quindi affidamento sul fatto che le autorità amministrative eseguano il loro processo decisionale in conformità con la legge, sia che le procedure vengono eseguite manualmente, sia digitalmente o con mezzi automatizzati. Sicché i tribunali svedesi si sono finora astenuti dall'intervenire. Tuttavia, è chiaro che il panorama del diritto amministrativo svedese per quel che concerne il processo decisionale automatizzato contiene diverse e centrali lacune, che dovrebbero venire colmate al fine di salvaguardare il principio di buona amministrazione e lo Stato di diritto.

Continua a leggere