Giuseppe Poderati

Dottorando nell'Istituto di ricerca di Diritto Ambientale dell'Università di Wuhan. LL.M. in Asian Legal Studies alla National University di Singapore.

A livello globale, governi e parti private come le imprese, le ONG e gli individui lottano per gestire un numero crescente di dispositivi elettronici utilizzati. Ci sono effetti di avvelenamento sulla terra che spesso richiedono molti anni per emergere, ostacolando i diversi tentativi di raggiungere la neutralità nel degrado del suolo. La legislazione e l'applicazione della legge devono concentrarsi sull'eliminazione e la neutralizzazione dei composti pericolosi generati dai rifiuti elettronici, garantendo un adeguato stoccaggio e prevenendone il commercio illecito. Dopo aver esaminato il diritto internazionale pubblico pertinente e le organizzazioni interessate, viene valutato uno scenario mondiale e la tassonomia della pertinente Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile. Il documento conclude che, sebbene le autorità pubbliche stiano lavorando duramente per ridurre l'inquinamento ambientale causato dai rifiuti elettronici, gli strumenti legislativi e gli approcci esistenti a livello internazionale, regionale e nazionale potrebbero essere attuati in modo più efficace. È necessario intraprendere azioni globali per garantire la protezione dell'ambiente e la sicurezza umana, affrontando nel contempo le ambiguità del diritto nazionale e internazionale.

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La Brexit rappresenta un cambiamento rilevante nel quadro giuridico e politico delle relazioni UE-Regno Unito. Le attuali normative sulla sicurezza alimentare e idrica, nonché quelle riguardanti gli standards di valutazione di impatto sull’ambiente, potrebbero essere messe in pericolo. Questo contributo considera la Brexit non solo come una mera “rottura” negativa del sistema al fine di abbassare gli standards ambientali stabiliti. Infatti, si mette in evidenza che i potenziali rischi ambientali posti dalla Brexit potrebbero essere mitigati applicando il principio di non regressione, e contemporaneamente le istituzioni possono andare avanti adottando strumenti giuridici e azioni politiche più in linea con l’ecologia, tra l'altro creando una nuova governance ambientale e mantenendo un livello alto di cooperazione con l’UE.

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