Giulia Giusy Cusenza

Dottore di Ricerca in Diritto Amministrativo, nell'Università degli Studi di Trento.

Nell’ultimo decennio, le corti statunitensi sono state chiamate a decidere numerose controversie legate all’utilizzo di sistemi di Intelligenza Artificiale (IA) da parte delle pubbliche amministrazioni. Questo articolo contribuisce alla discussione sull’utilizzo governativo dell’IA fornendo una panoramica dei contenziosi ad esso correlati negli Stati Uniti. L’analisi conduce a una principale conclusione, ossia che le decisioni giudiziarie si basano quasi esclusivamente su presupposti procedurali, in particolare quelli riguardanti violazioni della “due process clause”, suggerendo quindi che le problematiche sostanziali sono tipicamente affrontate attraverso soluzioni di tipo procedurale. A loro volta, questi elementi procedurali consistono in sei violazioni: mancanza di comunicazioni e motivazioni idonee, mancanza di rimedi di contestazione effettivi, indisponibilità delle informazioni, mancanza di meccanismi di supervisione umana, mancato rispetto delle procedure di notice-and-comment, e mancanza di idonee procedure di assessment. Rivelando questa tendenza e identificando le sei violazioni procedurali, l’analisi fornisce una tassonomia dei requisiti minimi che ogni ente governativo statunitense dovrebbe rispettare per far sì che l’utilizzo dei sistemi di IA superino il vaglio giurisprudenziale.

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